Il 31 gennaio scorso è entrata in vigore la Legge sul c.d. biotestamento (legge n. 219/2017 – Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari).
Buon ultima nel panorama europeo, anche l’Italia si è quindi dotata di una normativa che consente alla persona di dichiarare il proprio orientamento sul c.d. “fine vita” nel caso in cui a un certo punto si sia impossibilitati a farlo.
La legge è composta da pochi articoli (in tutto 8) e sancisce il diritto costituzionale (Art. 2, 13 e 32 Cost) a rifiutare le cure, e a farlo anche attraverso un testamento biologico, che nel testo della legge viene indicato come “Disposizioni anticipate di trattamento” (DAT).
Vediamo adesso nel dettaglio che cosa prevede la legge, come si fa il “testamento biologico”.