
Ho convissuto per 6 mesi a casa del mio ex ragazzo, casa di sua proprietà che però ho contribuito a ristrutturare ed ammobiliare. La relazione ora è finita e gli ho chiesto indietro la metà dei soldi dei mobili (le ricevute di pagamento sono state emesse a nome suo, ma gli importi sono stati pagati a metà tramite bancomat, dunque c’è tracciabilità dei pagamenti); lui però non vuole darmeli perché sostiene che durante la mia permanenza in casa non ho pagato l’affitto e quindi stiamo pari. La mia domanda è: può chiedermi gli arretrati dell’affitto (non c’era contratto né tanto meno accordo tra noi che io lo dovessi pagare perché ripeto, la casa è di sua proprietà)? Può rifiutarsi di restituirmi la metà del valore dei mobili? Grazie in anticipo per la gentile risposta.
E’ molto frequente che alla fine di una convivenza more uxorio insorgano tra gli ex partner controversie di carattere patrimoniale; pertanto, quando uno dei due conviventi abbia compiuto delle prestazioni patrimoniali in favore dell’altro soggetto (come, ad esempio, l’esborso di denaro proprio per l’acquisto di beni mobili o immobili oppure al fine di ristrutturare un immobile) ci si chiede se è possibile chiederne la restituzione.
Con il termine “conviventi more uxorio ” si indica la “coppia di fatto“, ovvero “due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità’ o adozione, da matrimonio o da un’unione civile” (secondo la definizione contenuta nell’art. 1 comma 36 della Legge 20 maggio 2016 n. 76 , c.d. Legge Cirinnà).
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