In data 02.11.2007 mi è stata recapitata una raccomandata a/r con la quale mi si contesta la responsabilità di un sinistro stradale causato sull’autostrada in data 06.07.2007. In particolare mi si addice di aver causato danni al parabrezza ed alla carrozzeria di un autocarro che seguiva in quanto transitando sull’autostrada alzavo delle pietre esistenti sul fondo autostradale. Fermo restando la effettiva mia circolazione su quel tratto autostradale, pur non ricordando l’orario, e la mia scetticità su quanto possa aver effettivamente causato, mi chiedo se è corretto essere citato per risarcimento danni per la presenza di eventuali sassi sul manto autostradale.
10/11/2007 – Sergio
RISPOSTA: il caso in questione e’ analogo a quello del post 4/10/2007 (Un sasso schizza da sotto una ruota e…). Se il presunto danno all’autocarro è stato causato da alcuni sassi sollevati dalle ruote del Suo veicolo che percorreva regolarmente l’autostrada, non mi pare possa configurarsi una Sua responsabilità; in questa ipotesi, infatti, siamo di fronte ad una situazione tipica del caso fortuito da intendersi quale fatto imprevedibile ed inevitabile che rimane al di fuori del potere di controllo di colui che si ritiene responsabile del danno e che costituisce causa esclusiva dello stesso. Si potrebbe, eventualmente, ipotizzare una responsabilità del soggetto proprietario o concessionario dell’autostrada. E’,infatti, preciso obbligo dell’ente gestore della autostrada, per impegno contrattuale ed a norma dell’art. 2051 c.c., mantenere la carreggiata autostradale, destinata alla circolazione veloce degli autoveicoli, priva di alcun possibile ostacolo, difficilmente evitabile proprio per le velocità consentite in tale tipo di strada.