Con l’estate in pieno svolgimento, molti si preparano per le tanto attese vacanze. Tuttavia, non sempre tutto va secondo i piani. Un volo cancellato, bagagli smarriti o un hotel che non rispecchia le aspettative possono trasformare una vacanza in un vero incubo.
Il danno da vacanza rovinata si verifica quando un viaggio organizzato attraverso un pacchetto turistico non si svolge come previsto, causando stress e frustrazione. Questo tipo di danno non riguarda solo la delusione, ma anche la compromissione del benessere e della buona riuscita della vacanza.
Come ottenere un risarcimento?
Per parlare di danno da vacanza rovinata, è importante prima capire cosa si intende per pacchetto turistico. Un pacchetto turistico include almeno due diversi servizi turistici prenotati insieme, come il volo e l’alloggio. Anche se i servizi vengono acquistati separatamente da diversi fornitori, se rispondono a certe condizioni, si considerano comunque un pacchetto turistico.
Se l’organizzatore del pacchetto, con il suo comportamento, rovina la tua vacanza, può essere ritenuto responsabile ai sensi dell’art. 2059 del Codice Civile, purché il disservizio non sia di scarsa importanza.
Il Codice del Turismo, con l’art. 46, riconosce espressamente il diritto al risarcimento per il danno da vacanza rovinata, se il problema non è trascurabile. La Direttiva Europea 2015/2302 obbliga inoltre gli organizzatori a fornire informazioni chiare e complete sui servizi offerti prima della conclusione del contratto.
Cause comuni del danno da vacanza rovinata
I motivi per cui una vacanza può risultare rovinata sono vari, e spesso si sommano tra loro. Tra le cause più comuni troviamo:
– Strutture alberghiere di bassa qualità, non conformi alle promesse.
– Problemi di viaggio, come ritardi, cancellazioni di voli o bagagli persi.
– Situazioni di pericolo o emergenze mal gestite durante la vacanza.
– Errori organizzativi, come prenotazioni errate o attività non corrispondenti a quanto previsto.
Qualsiasi evento che riduca la qualità della vacanza, derivante da un disservizio del fornitore, può essere considerato una causa valida di danno da vacanza rovinata.
Quantificazione del danno
Il danno da vacanza rovinata è un danno non patrimoniale, che deriva dal disagio e dalla perdita di un’opportunità unica. I tribunali italiani hanno riconosciuto questo danno come una voce specifica di risarcimento. Il danno può essere richiesto entro tre anni dal ritorno, e la quantificazione avviene in modo equitativo, basandosi sul giudizio del tribunale.
Oltre al danno da vacanza rovinata, è possibile chiedere il risarcimento per eventuali danni patrimoniali, come le spese sostenute per un nuovo alloggio.
Come proteggersi
L’onere della prova del danno da vacanza rovinata è a carico del viaggiatore, che dovrà allegare le circostanze utili a provare l’inadempimento della controparte.
Se ti trovi in una situazione simile a quelle sopra descritte, raccogli tutte le prove necessarie (foto, video, testimonianze) per dimostrare il disservizio.
Se un primo reclamo non ottiene risultati, puoi intraprendere un’azione legale rivolgendoti ad un avvocato.