Riceviamo e pubblichiamo dall’Avv. Andrea Abbondanza (*)
- Nel presente articolo, esploreremo l’intersezione tra due ambiti apparentemente distanti, ma in realtà strettamente interconnessi: il diritto penale e il marketing digitale.
- In particolare, analizzeremo le sfide e le opportunità che emergono in Italia da questa sinergia.
- L’obiettivo è fornire una panoramica completa e aggiornata, che possa essere di interesse sia per i professionisti del settore legale che per coloro che operano nel campo del marketing digitale.
Il diritto ed il marketing digitale in Italia
In un’epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, anche il settore legale deve adattarsi e sfruttare le opportunità offerte dal mondo digitale.
Nonostante il diritto ed il marketing digitale possano apparire come due pianeti distanti, esiste tra essi una profonda sinergia. L’intersezione di questi due ambiti può generare interazioni inaspettate.
Le tendenze attuali nel diritto penale e nel marketing digitale in Italia nel 2023
Nel contesto italiano, il panorama del diritto penale e del marketing digitale è soggetto a un incessante processo di evoluzione.
Da un lato, il diritto penale si sta adattando alle sfide poste dalle nuove tecnologie, come l’automazione, l’intelligenza artificiale, l’uso dei dati personali, la sicurezza informatica e la criminalità online.
Dall’altro, il marketing digitale sta diventando sempre più sofisticato, utilizzando strumenti come l’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati e le piattaforme social per raggiungere e coinvolgere il pubblico ed i consumatori in modi nuovi ed innovativi.
La responsabilità penale dell’intelligenza artificiale
Uno dei temi più caldi, riguardanti il marketing digitale ed il diritto penale, riguarda la questione della responsabilità penale dell’intelligenza artificiale (IA).
Questo è un tema di grande attualità e complessità. Mentre l’IA offre un potenziale enorme per migliorare la nostra vita quotidiana, dobbiamo anche considerare attentamente le implicazioni legali e morali del suo utilizzo.
L‘intelligenza artificiale, che imita l’intelligenza umana per eseguire compiti di diverso livello e complessità, apprendere da esperienze, adattarsi a nuove informazioni e compiere attività che richiedono un certo grado di cognizione, si differenzia dall’intelligenza umana per la mancanza di consapevolezza e sensibilità, nonché per l’incapacità di comprendere e rispondere alle emozioni.
La responsabilità penale dell’intelligenza artificiale: due orientamenti principali
In merito alla responsabilità penale dell’intelligenza artificiale, esistono due orientamenti principali.
- Il primo considera l’IA capace di ‘autodeterminazione contraria‘, suggerendo che una macchina può effettivamente fare una scelta che va contro la volontà del suo programmatore. In questa visione, l’IA può essere ritenuta responsabile delle sue azioni, poiché può fare scelte indipendenti.
- Il secondo orientamento, invece, sostiene la responsabilità umana indiretta, secondo cui, non importa quanto una macchina sembri autonoma, la responsabilità finale ricade sempre su un umano – il programmatore, l’utente o il proprietario della macchina.
Un esempio di IA che ha sollevato questioni significative sulla responsabilità penale è ChatGPT, un modello di linguaggio potente e versatile, che può generare testo in risposta a vari input, creando interazioni dinamiche e fluide.
Nonostante i numerosi benefici di ChatGPT, esistono anche diverse sfide e limitazioni associate al suo utilizzo, tra cui la possibilità che, se usato impropriamente, possa generare contenuti inappropriati o offensivi, o che le informazioni generate non siano sempre precise o accurate.
In futuro, potremmo dover sviluppare nuove leggi e regolamenti per affrontare questi problemi. Per ora, è essenziale che continuiamo a riflettere su questi problemi, promuovendo una discussione aperta e condivisa sulla responsabilità penale dell’intelligenza artificiale.
Un esempio emblematico: il blocco temporaneo di ChatGPT in Italia a marzo 2023
Un esempio emblematico dell’equilibrio tra nuove tecnologie ed ricadute sulla privacy, si è verificato con il caso del blocco temporaneo di ChatGPT in Italia a marzo 2023. Questa misura è stata adottata in seguito a una potenziale sanzione da parte del Garante per la Privacy per “Raccolta illecita di dati personali”.
Secondo quanto riportato, il Garante per la protezione dei dati personali ha imposto una limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani da parte di OpenAI, la società no-profit californiana che ha sviluppato e gestisce l’applicazione ChatGPT. L’Autorità ha aperto un’istruttoria, citando la “raccolta illecita di dati personali”.
Il provvedimento sottolinea la mancanza di una informativa agli utenti e l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali per ‘addestrare’ gli algoritmi della piattaforma. Inoltre, l’Autorità ha evidenziato come l’assenza di un filtro per la verifica dell’età degli utenti esponga i minori a risposte inadeguate rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza.
Come la tecnologia ha trasformato le modalità operative nel settore legale
La tecnologia ha avuto un impatto rivoluzionario sulle modalità operative nel settore legale, portando a cambiamenti significativi e innovazioni senza precedenti negli ultimi anni.
Di seguito, si esaminano alcuni esempi emblematici di come la tecnologia ha influenzato e continua a influenzare il settore legale. Questi sono solo alcuni esempi di come la tecnologia sta trasformando il settore legale. Con l’avanzare della tecnologia, è probabile che vedremo ulteriori innovazioni e cambiamenti in questo settore nei prossimi anni:
- Analisi digitale delle prove: L’analisi digitale delle prove sta cambiando il modo in cui le prove vengono raccolte e analizzate in un caso penale. Ad esempio, la digital forensics, ovvero la scienza che si occupa dell’acquisizione e dell’analisi di dati digitali a fini legali, è diventata un elemento fondamentale nelle indagini penali. Questo può includere la raccolta di dati da dispositivi elettronici, come computer e smartphone, o l’analisi di dati online, come post sui social media o transazioni online. Questo può avere un impatto significativo sull’esito dei casi penali, consentendo di raccogliere prove decisive che potrebbero non essere disponibili attraverso metodi tradizionali.
- Impatto sulla privacy e sulla sicurezza dei dati: Mentre la tecnologia offre nuove opportunità per la raccolta e l’analisi delle prove, presenta anche nuove sfide in termini di privacy e sicurezza dei dati. Gli avvocati devono essere consapevoli delle leggi sulla privacy e sulla protezione dei dati quando utilizzano la tecnologia per raccogliere e analizzare le prove. Questo include la comprensione di come e quando possono essere raccolti legalmente i dati, come devono essere conservati e protetti i dati, e come e quando possono essere utilizzati i dati come prove in tribunale.
- Tecnologia e formazione legale: Con l’aumento dell’uso della tecnologia nel settore legale, c’è una crescente necessità di formazione tecnologica per gli avvocati. Questo può includere la formazione su come utilizzare specifici strumenti tecnologici, come software di analisi dei dati o piattaforme di ricerca legale online, così come la formazione su questioni legali legate alla tecnologia, come le leggi sulla privacy dei dati o il diritto della tecnologia dell’informazione. Questa formazione può aiutare gli avvocati a sfruttare al meglio la tecnologia nella loro pratica legale e a navigare in modo sicuro e legale nel panorama digitale.
- Digitalizzazione dei documenti legali: La digitalizzazione ha reso la gestione dei documenti legali più efficiente e accessibile. Gli avvocati possono ora accedere e condividere documenti legali online, riducendo la necessità di spazio fisico per l’archiviazione e facilitando la ricerca di documenti specifici.
- Piattaforme di ricerca giuridica online: Le piattaforme di ricerca giuridica online hanno reso la ricerca di precedenti legali e legislazioni molto più semplice e veloce (come Altalex, Avvocatoandreani, Laleggepertutti, Diritto.it, Brocardi.it, ecc.). Questo ha migliorato l’efficienza del lavoro legale e ha reso la legge più accessibile al pubblico generale.
- Tecnologia blockchain e contratti intelligenti: La tecnologia blockchain e i contratti intelligenti stanno cambiando il modo in cui vengono redatti e gestiti i contratti. Queste tecnologie offrono maggiore sicurezza informatica (aka cybersecurity), trasparenza e efficienza, riducendo la possibilità di frodi e errori.
- Comunicazione e collaborazione online: Gli strumenti di comunicazione e collaborazione online hanno reso più facile per gli avvocati lavorare insieme, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Questo ha permesso una maggiore flessibilità e ha aperto nuove opportunità per la collaborazione legale.
Conclusione
In conclusione, la sinergia tra diritto, diritto penale e marketing digitale in Italia offre molte opportunità per gli avvocati, pur presentanto una grande sfida di adattamento per il settore legale.
Nonostante le sfide, l’adozione di nuove tecnologie e strategie di marketing può portare a un sistema legale più efficiente, accessibile e giusto. Come avvocato penalista di Milano, specializzato in sicurezza informatica e marketing digitale, sono entusiasta di esplorare queste opportunità e di guidare i miei clienti e colleghi attraverso le sfide di questo innovativo panorama legale.
(*) Andrea Abbondanza è un Avvocato penalista del Foro di Milano con un’esperienza consolidata di oltre 10 anni nel campo del marketing digitale e delle tecnologie informatiche. La sua specializzazione in diritto penale e procedura penale, arricchita dalla mia competenza nel campo del digital marketing, mi consente di fornire analisi approfondite ed innovative sul sistema legale e giuridico italiano.