Egr. avvocato, sono proprietario della casa (da successione) dove attualmete vivono la moglie e 2 figli. Nella bozza della proposta di separazione consensuale, la controparte ha esplicitato il diritto di mia moglie di vivere nella casa per il resto dellla vita. Le spetta tale diritto?
Flavio
Risposta: direi proprio di no: se la ex casa coniugale appartiene in via esclusiva ad un coniuge, l’immobile in questione potrà essere assegnato all’altro coniuge solo se quest’ultimo è anche il genitore collocatario di figli minori o non economicamente indipendenti. Infatti, il godimento della casa familiare al coniuge che non ne è proprietario e finalizzato unicamente alla tutela della prole. Ne deriva che, venendo meno questo presupposto a seguito del raggiungimento dell’indipendenza economica dei figli, il coniuge assegnatario non ha più titolo per continuare ad occupare l’ex casa coniugale di proprietà esclusiva dell’altro coniuge.
Per disposizione normativa, inoltre, il godimento della casa familiare viene meno nel caso che l’assegnatario non abiti o cessi di abitare stabilmente nella casa familiare o conviva “more uxorio” o contragga nuovo matrimonio.
maurizio
vorrei, se possibile un ulteriore chiarimento:
al raggiungimento della maggiore età dei figli che vivono nella casa insieme al genitore non proprietario, è possibile chiedere che restando i figli nella casa, visto che a 18 anni presumibilmente non saranno economicamente indipendenti, il coniuge non proprietario se economicamente autonomo, debba trovarsi un’altra abitazione, e soltanto i figli rimangano nella casa?