Salve, ho problemi con il mio compagno, ed ogni volta che litighiamo finisce per mettermi le mani addosso e portarsi con se il nostro bimbo di due anni e mezzo. Più volte ho chiamato i carabinieri ma dicono che dovrà intervenire l’assistente sociale. Lui dice che verrà affidato a lui in quanto io non lavoro e già ho un bambino da una precedente relazione, e che quest’ultimo è il suo problema principale. Non lo accetta, e non vuole che sta dentro casa sua, neanche la residenza ci ha fatto mettere, io e i miei bimbi risultiamo da mia madre. Ma davvero è possibile che devo scegliere uno dei due miei bimbi? Ma solo perché non ho un lavoro é possibile che mi tolgano il più piccolo?
S.
Cara S.
quello del tuo compagno è solo terrorismo psicologico. Non è affatto vero che, in caso di separazione, il tuo bambino verrà “affidato” a lui.
Il fatto che tu abbia un altro figlio e non lavori, non precludono affatto che a te possa essere “affidato” anche il secondo figlio (circostanza anzi più che probabile). Inoltre il tuo compagno dovrà corrisponderti un contributo economico per il mantenimento del bambino.
Considerato peraltro l’atteggiamento violento di lui, Ti suggerisco in primo luogo di sporgere denuncia per le violenze subite (se non l’hai già fatto).
Rivolgiti poi ad un avvocato affinché avvii subito la pratica per regolare l’affidamento ed il mantenimento del bambino.
Se non hai mezzi, rivolgiti ad un avvocato che possa assisterti con il c.d. gratuito patrocinio.
A questo scopo puoi contattare l’ordine degli avvocati della tua città per consultare l’elenco dei difensori ammessi al gratuito patrocinio.
Non indugiare oltre.
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