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Separazione e assegnazione della casa: che fare se il marito non se ne vuole andare

Home » Separazione e assegnazione della casa: che fare se il marito non se ne vuole andare

20/10/2015 da //  by Simone Falusi 10 commenti

affidamento-figliChiedo un informazione per aiutare una mia amica. Premettendo che l’8 giugno in udienza di separazione nella quale, tra le varie, si attesta che da quel momento l’ex marito debba abbandonare la casa coniugale entro il 10 luglio. Ad oggi non se n’è andato e non ha alcuna intenzione di farlo. Come posso aiutare la mia amica? Ha un figlio di sei anni affidato ad entrambi con domicilio da lei; la casa è di proprietà della mia amica.

Il Tribunale ha disposto l’assegnazione alla moglie della casa familiare, in quanto collocataria del figlio minore, assegnando al marito (non è ancora ex-marito, poiché la separazione non scioglie il matrimonio) un termine per lasciare la casa. In base al provvedimento del Tribunale la moglie ha quindi il diritto di godimento esclusivo (assieme al figlio) della casa familiare, pertanto il marito è tenuto a lasciare la casa.

Se, tuttavia, il marito si rifiuta di allontanarsi spontaneamente è possibile ‘costringerlo’ ad andarsene, ma vediamo come.

Certamente non è possibile cacciarlo, nè cambiare le chiavi della serratura della porta:  si tratterebbe di uno spoglio violento nel primo caso e di uno spoglio clandestino nel secondo. Entrambe le ipotesi non sono consentite dalla legge ed il marito cacciato potrebbe chiedere validamente esercitare un’azione possessoria per essere reintegrato nel possesso della casa.

Come allontanarlo allora senza commettere un illecito?

Il provvedimento con cui il Tribunale ha assegnato alla moglie l’abitazione costituisce  titolo esecutivo, ovvero può essere utilizzato dalla moglie per procedere ad esecuzione forzata. La signora dovrà quindi farsi assistere da un avvocato il quale provvederà a notificare al marito una copia in forma esecutiva del provvedimento del giudice ed un atto con cui viene intimato al marito di lasciare l’abitazione. Successivamente, se il marito ignora l’intimazione, riceverà la vista dell’ufficiale giudiziario che gli intimerà di lasciare la casa entro una certa data.  Nel caso in cui il coniuge si rifiuti ancora di lasciare l’abitazione, l’ufficiale giudiziario, assistito da agenti di P.S. lo costringerà ad uscire di casa.

Un’ultima considerazione: la moglie ha senza dubbio il diritto di ottenere il rilascio dell’abitazione da parte del marito e la legge fornisce gli strumenti per attuare quel diritto anche contro la volontà del coniuge. Non conosco il caso particolare e, quindi, non conosco so se e quali tentativi siano stati fatti per raggiungere una soluzione bonaria. In ogni caso, mi permetto di suggerire il ricorso all’esecuzione forzata come l’ultima chance.  Anche in ragione dell’interesse preminente del bambino di 6 anni (che non si vorrebbe assistesse ad un’esecuzione contro il padre), consiglierei la signora di tentare fino in fondo di trovare un accordo con il marito per il rilascio della casa.

Archiviato in:Famiglia Contrassegnato con: assegnazione casa familiare, marito, rifiuto

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Paola

    22/05/2019 alle 20:33

    Sono 3 mesi che cerco di fare una consensuale ma mio marito si è tirato indietro dopo che l’avvocato ci ha accordati con 400 euro di mantenimento per i miei 2 figli che hanno 13 e 7 anni più 200 non appena rientrerà prossimamente al lavoro visto che è in disoccupazione…. La situazione è invivibile come posso farlo uscire di casa….. Lui insiste a non volere andarsene e i miei figli assistono costantemente alle sue sfuriate tanto che la piccola è molto disturbata e spaventata…. Cosa posso fare… Vi prego aiutatemi…

    Rispondi
    • Simone Falusi

      22/05/2019 alle 20:52

      Se tuo marito non intende accordarsi sulle condizioni della separazione consensuale, devi procedere con una separazione giudiziale in modo da ottenere un provvedimento del tribunale che assegni a te ed ai tuoi figli la casa; in questo caso tuo marito dovrà andarsene.

      Rispondi
  2. Marco

    10/06/2018 alle 18:44

    E se uno non sa dove andare perché sommerso da debiti non può permettersi di affittasi un appartamento cosa fa va a vivere per strada?

    Rispondi
    • Alina

      14/08/2019 alle 14:17

      Si vende la casa e ognuno per la sua strada…

      Rispondi
    • Alina

      14/08/2019 alle 14:19

      Si vende la casa e ognuno per la sua strada

      Rispondi
  3. Samantha

    11/05/2018 alle 19:17

    L’abitazione resta a me x il minore…giudice ha già mandato lettere 1anno e mezzo fa..dicendo che lui devo uscire ma non c’è la data…x questo chiedevo quanto tempo ci vuole..grazie

    Rispondi
  4. Samantha

    11/05/2018 alle 15:46

    È 1anno e mezzo che sono separata in casa..tra 20giorni ho udienza dal tribunale…volevo sapere quanto tempo lui può rimanere nella stessa casa dopo aver fatto udienza?

    Rispondi
    • Simone Falusi

      11/05/2018 alle 17:35

      Premesso che se siete daccordo entrambi non c’è bisogno di attendere l’udienza, diversamente dopo l’udienza dovrai attendere qualche giorno perchè il Tribunale emetta il provvedimento che assegni a te l’abitazione.

      Rispondi
      • Samantha

        11/05/2018 alle 19:16

        L’abitazione resta a me x il minore…giudice ha già mandato lettere 1anno e mezzo fa..dicendo che lui devo uscire ma non c’è la data…x questo chiedevo quanto tempo ci vuole..grazie

        Rispondi

Trackback

  1. Cosa fare se il coniuge non se ne va | Studio Legale Novi ha detto:
    21/10/2015 alle 17:02

    […] Sorgente: Assegnazione della casa: cosa fare se il coniuge non se ne va […]

    Rispondi

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