Ho ottenuto un finanziamento, a TAN 0 e TAEG 0, per l’acquisto di un PC del costo di € 799, con restituzione in sei rate. La comunicazione ufficiale della fianziaria, pur confermando il TAEG 0 mi avverte che aggiungerà €1,30 per ogni rata per “costi di riscossione” oltre ad un aggravio di circa € 14 con la prima rata per “Bolli” e circa € 3 per “spese di fine rapporto”. Sono molto perplesso per i costi di riscossione in ambito TAEG 0 e mi chiedo se anche le altre pretese possano essere avanzate. Cordiali saluti.
Matteo
Risposta: condivido la Sua perplessità.
Il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, è il tasso che indica il costo complessivo di un finanziamento erogato da banche o società finanziarie. Nel TAEG oltre al rimborso del capitale e a quello degli interessi pattuiti, devono essere incluse le spese di istruttoria e apertura della pratica di credito, le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, se stabilite dal creditore, le spese per l’assicurazione o le garanzie, imposte dal creditore, il costo dell’attività di mediazione svolta da un terzo, se necessaria all‘ottenimento del credito e le altre somme contemplate dal contratto.
La sigla TAN sta invece per “Tasso Annuo Nominale”; il tan è il tasso di interesse base al quale viene concesso il prestito.
Se si addebitano “spese di rata”, spese di istruttoria mi pare evidente che il finanziamento abbia un costo e che quindi il TAEG non possa essere a tasso 0.