Buongiorno, da alcuni mesi nel condominio dove vivo è venuto ad abitare un ragazzo con un cane.
Per motivi di lavoro fa il turno di notte 2 volte a settimana, in queste nottate il cane abbaia e ulula continuamente.
Non desidero che dia via il cane, ma desidero sapere se vi sono leggi che gli impongano di gestire la situazione (ad esempio: una notte, presa dallo sconforto, l’ho chiamato sul posto di lavoro chiedendogli di trovare una soluzione e lui ha mandato la sua fidanzata). Grazie e buona giornata. Elisabetta.
Risposta: oggi esiste un vero e proprio diritto all’animale da compagnia, animale, che non è più considerato come una “cosa”, ma è riconosciuto anche dal diritto come “essere senziente“. Tanto è vero che la stessa Corte di Cassazione ha affermato che “il gatto, come anche il cane, deve essere considerato come membro della famiglia e per tali motivi va collocato presso il coniuge separato con regolamento di spese analogo a quello del figlio minore solco di questo orientamento“.
Nella stessa direzione è andata anche la legge che nel 2012 ha riformato le norme sul condominio: le legge, infatti, ha previsto che il regolamento condominiale non può vietare di possedere o detenere animali domestici.
Premesso questo, va poi aggiunto che il diritto di un condomino ad avere un animale da compagnia non può ledere il diritto degli altri condomini alla quiete e al riposo.
Il continuo abbaiare ed ululare del cane del condominio, perdipiù durante le ore notturne, costituisce certamente un illecito civile e, probabilmente, anche un illecito penale: si tratta infatti di un rumore oggettivamente molesto che impedisce il riposo delle persone. In questi casi è possibile chiedere la cessazione della turbativa ( oltre eventualmente al risarcimento dei danni) al giudice civile.
Se poi i rumori del cane sono tali da disturbare anche altri condomini è possibile ipotizzare anche il reato di disturbo del riposo delle persone (art. 659 cod. Pen.).
Questo è quanto prevede il diritto. Se poi si volesse tentare risolvere la questione con il buon senso, bisognerebbe fare comprendere al proprietario del cane, che quest’ultimo non vuole essere lasciato solo, quindi, quando il ragazzo lavora di notte, o porta il cane a casa della sua ragazza o questa va a fare compagnia al cane.
Sabrina
Buon giorno, mi chiamo Sabrina. Possiedo una cucciola di husky di 7 mesi , da poco ha iniziato ad ululare per via dei primi calori,lo fa quando noi siamo al lavoro . Per fortuna non in orari notturni. Noi viviamo in un appartamento in affitto, dove il proprietario (per il cane) vuole mandarci via, premesso che , nel contratto d’affitto non ci sono clausole che vietano di avere animali in casa . Cosa posso fare ? Grazie
Simone Falusi
Mi pare di intuire che il problema non é il cane in sè, quanto il rumore prodotto dal suo ululare durante in giorno. Il caso quindi sembra ricadere nella previsione dell’art. 844 c.c. : se l’ululare del cane è causa di immissioni intollerabili di rumore per gli altri condomini, dovrai intervenire per risolvere il problema. Diversamente potresti avere problemi con gli altri condomini e con il locatare.
Smart Vet
è stato stabilito da una sentenza che l’abbaiare di un cane non può essere considerato un disturbo in quanto non supera i decibel consentiti per cui…
Simone Falusi
Grazie per il tuo commento. Devo pero’ precisare che le sentenze ‘regolano’ solo il caso specifico che viene sottoposto al giudizio del giudice: quindi è possibile che IN QUEL CASO l’abbaiare del cane non rappresentava un pregiudizio per i vicini. Certo è che quella decisione non può costituire, nè costituisce, un principio di diritto assoluto. Vale pertanto quanto già detto nell’articolo.