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15/04/2019 da Simone Falusi Lascia un commento

Tfr ed omesso versamento dei contributi al Fondo di Tesoreria dell’INPS

Lavoro in una azienda con più di 50 operai dal 2009, azienda ancora viva: mi sono accorto che l’azienda non ha versato il tfr a l’INPS dal 2009 al 2014. Domanda: a luglio sono 10 anni, posso recuperare con un avvocato, o è andato in prescrizione ?

Un’azienda con più di cinquanta lavoratori è tenuto al versamento del tfr maturato dal dipendente al “Fondo di Tesoreria” dell’INPS, in mancanza di scelta da parte del lavoratore per un fondo di previdenza contrattuale.

[Leggi di più…]

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13/04/2019 da Simone Falusi Lascia un commento

Pignoramento e beni del convivente del debitore

Buongiorno sono K. volevo un informazione: il mio compagno vorrebbe trasferirsi da me, però ha debiti con un avvocato non pagato per mancanza di soldi; volevo sapere se viene a vivere da me l’avvocato può toccare il mio stipendio? Grazie per la risposta.

Il debitore risponde del suoi debiti con il suo patrimonio. Questo significa che il creditore può aggredire soltanto i beni che appartengono al debitore e non a soggetti terzi. Non essendo tu debitrice verso il creditore del tuo compagno, non è possibile per il creditore pignorare il tuo stipendio.

Tuttavia, tieni presente che se il tuo compagno trasferisce la residenza presso di te, i beni mobili presenti in casa tua potrebbero essere aggrediti dal suo creditore. Questo aspetto è stato affrontato in questo articolo:

I beni del convivente del debitore possono essere colpiti dal pignoramento?

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31/03/2019 da Simone Falusi Lascia un commento

Impugnazione del licenziamento

Il licenziamento è un istituto giuridico con cui il datore di lavoro mette fine ad un rapporto di lavoro. Si contrappone al recesso unilaterale dal contratto di lavoro da parte del lavoratore dipendente, detto dimissioni.

Il lavoratore che ritiene ingiusto il licenziamento dovrà in primo luogo rivolgersi all’avvocato per essere assistito nelle delicate e particolari fasi della procedura, soggetta a rigorosi termini di decadenza.

Se, infatti, il lavoratore non rispetta questi termini non potrà impugnare più il licenziamento anche se illegittimo ed ingiusto.

La procedura di impugnazione

L’impugnazione consiste in un atto scritto con il quale il lavoratore esprime la volontà di contestare la validità del licenziamento.

Vediamo quali sono i passaggi da seguire.

[Leggi di più…]

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29/01/2019 da Simone Falusi 1 commento

Le differenze retributive: quando il datore di lavoro non paga tutti gli emolumenti

Le differenze retributive sono quegli importi dovuti al lavoratore a seguito della sua attività lavorativa, ma che non gli sono stati integralmente corrisposti dal datore di lavoro.

Le differenze retributive possono riguardare:  

  • l’erogazione di una retribuzione base inferiore a quella prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di categoria;
  • il mancato riconoscimento del passaggio ad una qualifica o ad un livello superiore come previsto nei vari C.C.N.L.;
  • le differenze retributive causate da un errato inquadramento contrattuale del lavoratore;
  • le differenze retributive dovute alla mancata applicazione di scatti d’anzianità;
  • la mancata erogazione di tutto o parte del T.F.R. al momento della cessazione del rapporto di lavoro;
  • il mancato riconoscimento delle ore di lavoro straordinario prestate dal lavoratore.

Il lavoratore al quale non siano stati corrisposti (in tutto o in parte) gli elementi della sua retribuzione deve inoltrare, preferibilmente a mezzo di un avvocato, una contestazione scritta al datore di lavoro in cui evidenziare le voci della retribuzione ed i relativi importi che non gli sono stati pagati.

[Leggi di più…]

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01/10/2018 da Simone Falusi Lascia un commento

Infortunio sul lavoro e Inail

Buongiorno avvocato, vorrei esporle una domanda. Ho 41 anni ho l’artrite reumatoide e faccio un lavoro pesante (magazziniere) a breve dovrò subire un intervento di protesi alle ginocchia. Sono titolare di un assegno ordinario (io). Se durante il lavoro subisco un infortunio, sarei risarcito dall’inail? Grazie e buona giornata.

Certo.  L’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio sul lavoro o contraggono una malattia professionale mediante l’erogazione di prestazioni economiche, sanitarie e integrative.

L’infortunio sul lavoro si differenzia dalla malattia professionale, determinata dalla cosiddetta “causa lenta”,  per la natura violenta della causa che deve causarlo.

Per occasione di lavoro si intende la riferibilità diretta od indiretta tra l’attività lavorativa e l’infortunio che ne costituisce presupposto indefettibile.

Per ulteriori informazioni consulta la sezione apposita del sito dell’Inail

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10/05/2018 da Simone Falusi Lascia un commento

Retribuzione del lavoratore: da luglio 2018 è vietato il pagamento in contanti

no contantiDal 1° luglio 2018 i datori di lavoro non potranno più pagare la retribuzione ai loro lavoratori per mezzo di denaro contante, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro.

Il divieto è stato introdotto dalla legge n. 205 del 27 dicembre 2017, artt. 911 e ss. (legge di Bilancio 2018) per contrastare il fenomeno dell’economia sommersa. Pertanto da luglio 2018 le retribuzioni dei lavoratori potranno essere pagate solamente con uno dei seguenti modi:

  • bonifico (bancario o postale)
  • strumenti di pagamento elettronico
  • pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento
  • a mezzo assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.

[Leggi di più…]

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16/05/2017 da Simone Falusi Lascia un commento

Come ottenere il riconoscimento dell’handicap

come ottenere riconoscimento handicapLa legge 104/92 prevede una serie di agevolazioni di cui possono beneficiare le persone portatrici di handicap.

L’handicap è la situazione di svantaggio sociale che dipende dalla disabilità o menomazione e dal contesto sociale di riferimento in cui una persona vive (art. 3 comma 1, Legge 104/1992).

L’handicap viene considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, Legge 104/1992).

In questo articolo ti spiegherò che cosa occorre fare per accedere alle prestazioni sanitarie e socio-assistenziali previste dalla legge a beneficio delle persone portatrici di handicap.

[Leggi di più…]

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25/01/2016 da Simone Falusi 11 commenti

Come si calcola la parcella dell’avvocato?

assistenza-legaleLa mia compagna in seguito al licenziamento dopo 13 anni di rapporto lavorativo, si è rivolta ad un avvocato per delle retribuzioni non avute (5 per la precisione). Il lavoro dell’avvocato è stato solo quello di inviare delle lettere all’azienda a finché questa pagasse le mensilità dovute. Mensilità she sono arrivate dopo un paio di mesi (5.000 Euro), dopo di che l’azienda ha fatto sapere che avrebbe anche versato il TFR (22.000 Euro) che spetta per legge/diritto.
E’ esatto che l’avvocato nel calcolare la sua parcella abbia inserito anche i 22.000 Euro di TFR arrivando cosi ad un complessivo di 27.000 Euro (5.000 più 22.000), visto che il TFR spetta e soprattutto l’azienda non ha posto alcun veto in merito?
Certo del Vostro riscontro, Vi auguro una Buona Giornata.
Michele

Cerchiamo di chiarire come viene calcolata la parcella dell’avvocato. In primo luogo avvocato e cliente possono concordare, per iscritto, il compenso per l’attività del professionista. Nel caso in cui non sia stato stipulato alcun accordo sul compenso, quest’ultimo sarò determinato sulla base dei parametri forensi (adottati con il  D.M n. 55/2014).

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21/05/2015 da Simone Falusi Lascia un commento

Guida al nuovo sussidio per la disoccupazione (NASpI): cos’è, a chi spetta e come si calcola

naspi-inps

Il 12 maggio scorso l’INPS ha fornito le istruzioni operative sul funzionamento dei nuovi ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione. A decorrere dal 1° maggio 2015 è stata introdotta (con il decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22) una indennità mensile di disoccupazione denominata Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), la cui funzione è quella di fornire un sostegno al reddito ai lavoratori subordinati che hanno perduto involontariamente la propria occupazione.

La NASpI sostituisce le indennità di disoccupazione ASpI e mini ASpI, introdotte dalla legge Fornero (legge n. 92 del 2012) con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° maggio 2015.

Ecco dunque le istruzioni operative fornite dall’INPS in cui si spiega:

1) chi sono i soggetti beneficiari della nuova indennità di disoccupazione

2) quali requisiti occorrono

3) come si calcola la NASpI

4) per quanto tempo si può beneficiare della NASpI

5) come si presenta la domanda

6) da quando decorre la prestazione

7) ulteriori condizione per non perdere la prestazione

8) liquidazione anticipata in un’unica soluzione per l’avvio di attività imprenditoriali

9) Nuova attività lavorativa in corso di prestazione

10) Decadenza dalla prestazione

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